EUMAZIO Macrembolita (Εὐμάϑιος ὁ Μακρεμβολίτης)
Dignitario bizantino, scrisse verso il 1166, a imitazione di Achille Tazio (v.), un freddo e insipido romanzo in undici libri: Gli amori di Ismenia e Ismene, che tuttavia per gli orpelli retorici e per il tono sdolcinato e lacrimoso, trovò ammiratori e traduttori nelle lingue moderne. Posteriore di circa un secolo è la raccolta di enigmi in trimetri giambici, di cui scrisse la soluzione Manuele Olobolo.
Ediz.: Il romanzo in Erotici Scriptores Graeci di R. Hercher, II, Lipsia 1867: ediz. critica, insieme con gli Enigmi, di I. Hilberg, Vienna 1876. Traduz. italiana di Lelio Carani, Gli amori di Ismenio, Firenze 1550, e Pisa 1801 e 1817, nella Raccolta degli Erotici greci. M. Treu, Eustathii quae feruntur aenigmata, Breslavia 1893.
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byz. Lit., 2ª ed., Monaco 1897, pagine 764-766; W. Schmid, in Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie, VI (1907), coll. 1075-1077. Per l'epitafio di Teodoro Balsamone, che toglie ogni dubbio sul vero nome (Eumazio e non Eustazio) e sulla sua personalità, v. Wiener Studien, XXV (1903), pp. 182 segg. e 206-9.