Euneo
Personaggio mitico, ricordato assieme al fratello Toante per aver salvato la propria madre Isifile, sottraendola alle mani dei carnefici.
Isifile era stata condannata a morte da Licurgo, re di Nemea, il cui figlioletto affidato alle cure della donna era perito per il morso di un serpente, in mezzo all'erba dove lei lo aveva lasciato per indicare ai Sette che andavano ad assalire Tebe la fonte Langia. La leggenda è riportata da Stazio (Theb. V 720 ss.).
All'impetuoso slancio con cui i due figli di Isifile (citati senza esplicita precisazione dei nomi) si gettarono in mezzo agli armati per salvare la madre da morte sicura (Pg XXVI 94-95 Quali ne la tristizia di Ligurgo / si fer due figli a riveder la madre) D. paragona il proprio desiderio di abbracciare Guido Guinizzelli, incontrato nel settimo girone del Purgatorio.