EUNOMIO
. Nella storia delle controversie cristologiche E. appare come uno dei più autorevoli rappresentanti della corrente ariana estrema, nota col nome di anomei (v., e v. anche arianesimo). Cappadoce di nascita, conobbe ad Alessandria, nel 356, Aezio (v.) e ne divenne seguace. Ordinato diacono all'indomani del concilio di Antiochia del 356, fu da Eudossio (v.) inviato a Costanzo; ma la reazione dei semiariani, affermatasi nel concilio di Simmio (357), ebbe per conseguenza l'invio in esilio del messo e di Aezio. Richiamati ambedue per il concilio di Seleucia (359), E. partecipò poi al concilio di Costantinopoli e al trionfo di Eudossio. Quest'ultimo, eletto vescovo di Costantinopoli (359), ordinò a sua volta l'amico vescovo di Cizico, mentre Aezio riprese la via dell'esilio. Ma i rapporti fra Eudossio ed E. divennero ben presto tesi: E. abbandonò (360) le sue funzioni episcopali e si ritirò in Cappadocia. Ebbe un momento di effimero successo durante l'impero di Giuliano, ma l'avvento di Valente (364) lo vede di nuovo in fuga; definitivamente bandito in Mauritania (381), nel 383 presentò a Teodosio la sua professione di fede come capo del partito anomeo (Aezio era morto nel 367), ma fu nuovamente deportato, questa volta in Mesia, donde fuggì in Cappadocia, e ivi morì fra il 393 e il 395.
Di E. oltre alla citata professione di fede ("Εκϑεσις πίστεος) a Teodosio ci è rimasta un'apologia ('Απολογητικός) da lui scritta verso il 360 dopo il suo allontanamento da Cizico: lo scritto fu confutato da Basilio d'Ancira, al quale E. rispose con una ‛Υπὲρ τῆς ἀπολογίας ἀπολογία, giuntaci in frammenti attraverso la confutazione fattane da Gregorio di Nissa (v.). Tutti questi scritti sono editi in Ch. H. G. Rettberg, Marcelliana, Gottinga 1704, pp. 119-169. La prima apologia anche in Migne, Patrol. Graeca, XXX, coll. 835-868.
Bibl.: C. R. X. Klose, Geschichte und Lehre des E., Kiel 1833; M. Albertz, Untersuchungen über die Schriften des E., Wittemberg 1908; Loofs, in Realencyclopädie, f. prot. Theol., 3ª ed., V, pp. 597-601; XXIII, p. 434 segg.; M. Alberz, ZurGesch. der jungarisnischen Kirchengenscinscaft, in Theol. Studien und Kribken, 1909, p. 205 segg.; F. Diekamp, Literaturgeschichtliches zu der Eunomianischen Kontroverse, in Byzant. Zeitschrift, 1090, pp. 1 seg., 190 segg.