EURE-ET-LOIR (A. T., 32-33-34)
Dipartimento francese, formato nel 1790 con una parte dell'Orleanese e della Normandia; ha un'area di 5940 kmq. e conta 255.215 ab. (1926). È al limite occidentale del Bacino di Parigi e rientra per la massima parte nell'altipiano della Beauce (v.), alto in media 140 m., i cui calcari permeabili sono ricoperti da una coltre di fertile argilla: è una vasta pianura senza alberi, non interrotta da alcun rilievo, con pochi corsi d'acqua. Nella parte occidentale del dipartimento le sabbie e le arenarie del Cretacico, ricoperte di argilla silicea, formano una zona più elevata e più accidentata, chiamata Perche; a NO. il Thimerais, con i suoi altipiani cretacei, ricoperti di argilla e di sabbie terziarie (foreste di Dreux e di Senonches), forma la transizione tra il Perche e l'alta Normandia.
Il clima è moderato; le piogge non superano i 530 mm. circa nella Beauce, ma si elevano a 590 nel Thimerais e a 630 nel Perche. A Chartres la media annua dei giorni di pioggia è di 159 e la temperatura media è di 10°,6. L'autunno è più piovoso e freddo nel Perche, dove anche la nebulosità si accresce piuttosto sensibilmente.
L'Eure-et-Loir è il quarto dipartimento francese tanto per la produzione del frumento (2.054.000 q. nel 1924, con un reddito medio di 18,9 hl. per ettaro) quanto per quella dell'avena (1.667.000 quintali). Vi sono alcuni vigneti nei dintorni di Chartres e nella valle della Loira, ma le condizioni del clima convengono meglio alla coltura del melo, soprattutto nella parte occidentale (324.000 hl. di sidro nel 1924). Nel Perche, si allevano cavalli da tiro (42.000) rinomati per la loro forza e resistenza; a questi vanno aggiunti più di 100.000 bovini, sparsi un po' dovunque, e circa 300.000 pecore, che dopo la mietitura percorrono la piana della Beauce.
Nessuna industria estrattiva, tranne le cave di materiale da costruzione, ma invece molte industrie trasformatrici, favorite dall'abbondanza e varietà dei prodotti agricoli: mulini, segherie, concerie, cartiere, prodotti alimentari, distillerie. Qualche filanda di lana e di cotone e qualche officina metallurgica si trovano nelle vallate dell'Avre e dell'Huisne. Per la sua vicinanza a Parigi il dipartimento è ricoperto da una ricca rete di strade ferrate. Salvo Chartres (25.000 ab.), vera capitale della Beauce, gli agglomerati sono piccole città e mercati: Dreux (11.000 abitanti), Nogent-le-Rotrou, Châteaudun, Brou, Auneau, Anet, la maggior parte al contatto fra l'altipiano e la bassa pianura.