euro-
euro- [dall’accorciamento del nome proprio del continente Europa]. – Confisso moderno, il cui valore semantico originario è «europeo, relativo al continente europeo». L’uso di euro- come primo elemento compositivo di nuove parole è da collocarsi intorno alla metà del 20° sec. e si riscontra soprattutto nei settori dello sport e dello spettacolo che, in concomitanza con i primi accordi istituzionali di carattere commerciale e politico, avviarono un lento ma decisivo processo di convergenza tra le nazioni e i popoli europei: al 1954 risale il conio del s. f. eurovisione. Negli anni successivi, euro- ha ampliato il suo significato originario facendo esplicito riferimento al processo di integrazione economica e politica europea e ha contribuito alla formazione di molte parole nuove, alcune delle quali anche colorite e occasionali (euroscettico o euroconvinto), fino alle più recenti: eurobrevetto, euroburocrate, Eurocamera (già nota dal 1975 come Europarlamento), eurogiudice, euromagistrato. Nel 1995, con l’adozione della moneta denominata Euro, che ha avuto corso legale dal 1° gennaio 2002 in sostituzione della precedente unità di conto Ecu, il confisso euro- si è arricchito di un nuovo significato, relativo appunto alla moneta unica europea, determinando il conio di un estemporaneo eurobattesimo, che celebrò la data dell’entrata in circolazione della nuova moneta, e dei più durevoli euroarea, eurobanconota, euromoneta, eurosistema, eurozona.