euroburocrazia
(Euroburocrazia), s. f. La burocrazia dell’Unione europea.
• Nel cervello del Vecchio Continente l’Euroburocrazia ha progressivamente indebolito la forza degli Stati, fino a soppiantarne le funzioni e gli scopi per i quali sono nati secoli fa. Queste cessioni di sovranità non sono state accompagnate da un disegno istituzionale chiaro. Ecco perché si teme il breakup, la rottura dell’architettura dell’euro. E si parla apertamente di crisi della governance globale. (Mario Sechi, Tempo, 7 agosto 2011, p. 1, Prima pagina) • Abbiamo la risposta alla domanda di questi mesi: chi può difendere gli interessi italiani contro l’euroburocrazia e politiche sbagliate. Ma non sappiamo se all’attenzione conquistata da [Matteo] Renzi nel Pse e fra i suoi colleghi capi di governo corrisponderanno un’adeguata capacità e la forza politica necessaria a invertire la rotta. (Stefano Menichini, Europa, 27 maggio 2014, p. 1, Prima pagina) • L’Europa condiziona ogni giorno le nostre vite con le sue norme, le sue quote produttive, i suoi vincoli di bilancio, eppure i nostri governi non si prendono la briga di avere maggior peso non solo in seno all’Unione ma anche nell’euroburocrazia. (Riccardo Pelliccetti, Giornale, 15 ottobre 2015, p. 18, Attualità).
- Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. f. burocrazia.
- Già attestato nella Stampa del 10 giugno 1977, p. 21, Dall’Interno e dall’Estero (Domenico Garbarino).