eurodollaro
Deposito bancario denominato in dollari USA detenuto presso banche al di fuori degli Stati Uniti. Inizialmente con e. si indicavano i soli depositi presso banche europee, mentre il termine si è poi esteso ai depositi presso qualunque intermediario creditizio non domiciliato negli Stati Uniti.
La nascita del mercato dell’e. è individuata da taluni nel momento in cui, negli Stati Uniti, le limitazioni imposte sui tassi dei depositi bancari (la cosiddetta regulation Q) sono divenute così stringenti che le banche cercavano rimedio installando filiali a Londra e in altre piazze europee. Altri, invece, pongono all’origine di questo mercato lo spostamento da New York a Londra, disposto dopo l’invasione sovietica dell’Ungheria nel 1956, dei depositi in dollari di proprietà dei Paesi comunisti, per timore di un blocco causato dall’acuirsi della guerra fredda. Entrambe queste motivazioni sono venute meno, ma il volume di intermediazione bancaria in dollari al di fuori degli Stati Uniti (soprattutto a Londra) costituisce tuttora gran parte dell’attività bancaria internazionale, in ragione del ruolo preponderante del dollaro come valuta di denominazione degli scambi internazionali e come valuta di riserva. Negli anni 1970, quando la regolamentazione del sistema bancario americano era relativamente rigida e venivano applicati coefficienti di riserva obbligatoria elevati sui depositi, gli e. hanno costituito un importante canale di evasione dei vincoli regolamentari statunitensi. In quel contesto, taluni studiosi consideravano problematica l’esistenza dell’e., in quanto canale incontrollato di creazione di liquidità internazionale e potenziale fattore inflazionistico a livello globale, mentre altri, tendenzialmente contrari ai vincoli regolamentari, giudicavano l’e. una naturale e salutare valvola di sfogo. La contrapposizione fra questi punti di vista ha perduto rilevanza negli anni 1980, quando la regolamentazione del sistema bancario americano si è fortemente attenuata e la regulation Q è stata in sostanza abolita.