EUROPA (XVI, p. 581)
Popolazione. - Negli anni 1933-36 sono stati eseguiti nuovi censimenti soltanto in una diecina di stati europei; ma i computi relativi non sono sempre rigorosamente paragonabili fra loro, non soltanto perché eseguiti a epoche diverse, e con procedimenti diversi, ma anche perché taluni dànno la popolazione residente, altri quella presente. La tabella in calce alla pagina completa e aggiorna quella pubblicata nel vol. XIV, p. 618. Alle cifre di questo prospetto sono da aggiungersi quelle relative alla parte europea della Turchia, che non si possono calcolare esattamente, perché due delle provincie turche comprendono territorî in Europa e in Asia. L'area della parte europea si calcola in 23.975 kmq.; la popolazione al 31 dicembre 1937 si può stimare in 1.200.000 ab.
Più difficile è valutare la popolazione della parte europea dell'U.R.S.S. perché le divisioni e suddivisioni territoriali attuali non coincidono con nessuna delle confinazioni comunemente adottate fra Europa e Asia. La cifra di 130 milioni di ab. si può ritenere grossolanamente prossima al vero riferita al territorio fino agli Urali e alla depressione dei Manyč.
Per effetto della riunione dell'Austria alla Germania, avvenuta nel marzo 1938 (v. austria, App.; germania, App.), il nuovo Reich tedesco ha un'area di 552.654 kmq. con una popolazione di circa 75 milioni di abitanti.
Lo studio dell'incremento della popolazione europea negli ultimi anni conferma una tendenza già in passato segnalata. Nell'Europa occidentale, in quella settentrionale e in parte della centrale il ritmo di incremento della popolazione tende insomma a rallentarsi, perché la mortalità, già fortemente contratta, si va stabilizzando, mentre la natalità si va in genere contraendo; invece nella Europa orientale e in parte dell'Europa mediterranea l'incremento della popolazione continua più o meno rapido. Ciò ha per effetto di alterare i rapporti reciproci fra le tre grandi famiglie di popoli - Neolatini, Germanici, Slavi - che rappresentano, presi insieme, poco meno dei nove decimi della popolazione europea.
Intorno al 1810 i tre gruppi erano poco lontani dall'equilibrarsi numericamente: (fatto uguale a 100 il totale delle tre famiglie, si aveva il 33,706 di Neolatini, il 34,7% di Slavi, il 34,6% di Germanici). Un secolo dopo, nel 1910, le proporzioni erano: Neolatini 24,5; Germanici 34%, Slavi 41,5%; nel 1930 si aveva: Neolatini 24,5, Germanici 30, Slavi 45,5%. Se il ritmo dell'aumento continuerà nelle medesime proporzioni nel prossimo avvenire, intorno al 1950 l'Europa avrà il 50% e più di genti slave, il 27% di Germanici, il 23% di Neolatini. A mantener bassa la parte dei Neolatini contribuisce soprattutto il fatto che in uno dei gruppi principali, quello dei Francesi, l'aumento è pressoché nullo.
Comunicazioni aeree. - Le più importanti vie di traffico aereo dell'Europa sono illustrate nella cartina qui sopra, le indicazioni della quale vanno integrate con le trattazioni più particolareggiate che si trovano negli articoli dedicati ai varî stati europei in questa Appendice. La cartina servirà soprattutto a chi voglia avere una visione d'insieme dello stato attuale delle comunicazioni aeree in Europa.