eurotecnocrate
(euro-tecnocrate), s. m. e f. Esperto o tecnico delle varie discipline che pretende di influenzare le scelte del sistema politico europeo.
• «Faccio parte degli euroscettici ‒ ha detto [Oreste] Rossi ‒, ma essere lontani dall’Europa ha comportato grandi danni. Servono regole per tutti gli Stati membri per una cittadinanza comune, politiche migratorie armoniche. Il costo burocratico di avere diverse sedi istituzionali è mostruoso: lo paghiamo tutti noi. L’Unione deve dire la sua sui grandi temi, ma gli eurotecnocrati non possono dire ad esempio cosa possiamo mangiare, intromettersi nella vita di tutti i giorni». (Lorenzo Boratto, Stampa, 23 gennaio 2010, Cuneo, p. 48) • Il Papa suggerisce ai narcisi dello spread e amici degli euro-tecnocrati un ripassino del «Magnificat». Funziona da qualche millennio e non ha mai subito crolli di listino. (Raffaele Iannuzzi, Tempo, 9 dicembre 2011, p. 10, Primo Piano) • L’epicentro del disastro e della crisi ha avuto come teatro la Grecia. È la nazione dove nel modo più feroce si è manifestata la metastasi del capitalismo iper-liberista e finanziario, quello dell’Europa degli euro-tecnocrati, che ha quale risultato concreto l’allargamento spaventoso dei livelli di povertà e la concentrazione della ricchezza in poche mani. (Massimo Novelli, Repubblica, 13 novembre 2014, Torino, p. XIII).
- Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. m. tecnocrate.
- Già attestato nella Repubblica del 17 aprile 1992, p. 45, Economia.