eurovalute
Depositi in valuta detenuti presso banche e istituzioni finanziarie europee. Le e. usufruiscono di una particolare libertà di contrattazione, in quanto confluiscono in depositi presso istituzioni bancarie e finanziarie fuori dal Paese che ha emesso la valuta e che usufruiscono di una particolare libertà di contrattazione in quanto sottratti ai controlli dei rispettivi governi. Il mercato in cui queste operazioni si svolgono si chiama mercato e., anche se la maggior parte delle contrattazioni è stata svolta in passato in eurodollari (➔ eurodollaro).
Il mercato dell’e. ebbe origine all’epoca della guerra fredda, per volontà dei Paesi del socialismo reale, che iniziarono a detenere depositi in dollari fuori dagli Stati Uniti per timore che i depositi in dollari, in caso di crisi politica, venissero congelati dal governo statunitense. Inizialmente solo il dollaro fu utilizzato per tali operazioni e il relativo mercato fu chiamato, appunto, mercato dell’eurodollaro. Successivamente, tuttavia, cominciarono a essere utilizzate anche le altre principali valute: da qui il nome di mercato dell’eurovalute. Tale prassi si è diffusa in seguito anche in territorio extraeuropeo e i depositi di Singapore o di Tokyo, per es., hanno assunto la denominazione di depositi off shore (➔). Grazie alla sua attuale estensione geografica, il mercato dell’e. è operante 24 ore su 24. I fondi sono in prevalenza fondi a breve termine, con scadenze inferiori ai 6 mesi.