EUSEBIO (Εὐσέβιος) di Alessandria
Secondo Giovanni il Notaio, scrittore greco del sec. V-VI, che ce ne ha lasciato una biografia, E. sarebbe stato vescovo di Alessandria dopo S. Cirillo d'Alessandria (morto nel 444) e avrebbe composto una serie di 22 omelie sul digiuno, la carità, l'incarnazione, nascita, battesimo e tentazioni di Cristo, ecc. (ripubblicate, con la biografia di Giovanni, in Migne, Patr. graeca, LXXXVI, coll. 297-462 e 509-536).
L'assenza di qualsiasi notizia sopra un vescovo alessandrino di questo nome, il fatto che alcune delle 22 omelie figurano in varî manoscritti sotto il nome di Giovanni Crisostomo o di Eusebio di Emesa, la scarsa omogeneità della raccolta hanno portato il Nau a formulare l'ipotesi che Giovanni il Notaio, autore della biografia, sia anche il creatore del personaggio e il compilatore della serie originaria delle omelie (comprendente le omelie 1, 2, 4, 6, 7, 8, 10, 16, 22, forse anche 3, 5, 9) interpolata in epoca più tarda con omelie originali di altri autori. Poiché Giovanni il Notaio attribuisce a E. anche due altre opere che non ci sono giunte, è plausibile pensare che anche queste siano opera sua.
Bibl.: J. C. Thilo, Über die Schriften des E. v. A., Halle 1832; A. Mai, Spicilegium romanum, IX, Roma 1843, pp. 1-28, 652-713; id., Nova Patrum bibliotheca, II, pp. 499-528 (tutti e tre gli scritti con ed. parziali delle omelie); F. Nau, Notes sur diverses homélies pseudépigr. et sur les øuvres attr. à Eusèbe d'Alexandrie, in Revue de l'Orient chrétien, XIII (1908), pp. 406-434.