EUSEBIO di Dorileo
Dapprima retore a Costantinopoli, insorse fin dal 423 contro la dottrina di Nestorio, e attaccò più tardi direttamente lui stesso. Il suo zelo contro Nestorio gli fece stringere amicizia con Eutiche, del quale tuttavia divenne deciso avversario allorché Eutiche formulò la sua eresia. Divenuto nel frattempo vescovo di Dorileo in Asia Minore, denunziò Eutiche a Flaviano di Costantinopoli ottenendone la condanna (448). L'anno seguente dal concilio di Efeso E. fu, insieme con Flaviano, deposto ed esiliato; egli allora, inviando una protesta agl'imperatori Valentiniano e Marciano, si rifugiò a Roma presso papa Leone Magno. Prese poi parte al concilio di Calcedonia, fu uno degl'incaricati di preparare la sentenza finale, e da esso fu reintegrato alla sua sede. Il suo nome rimase, in Oriente e in Occidente, uno dei più illustri per la difesa della dottrina cattolica nelle questioni cristologiche.
Bibl.: Cfr. calcedonia; efeso, eutiche; flaviano.