Teologo ed ecclesiastico (m. Costantinopoli 342), una delle grandi personalità della politica ariana. Vescovo di Berito, passò poco prima del 318 alla sede di Nicomedia; compagno di Ario, lo accolse presso di sé e lo difese dagli attacchi avversarî. Sottoscrisse il credo di Nicea, ma poco dopo fu esiliato in Gallia. Richiamato nel 328, iniziò la grande politica di riabilitazione di Ario: ottenne la deposizione di alcuni dei maggiori avversarî, e la conciliazione dell'amico con Costantino, che battezzò nel 337. Non era riuscito a conciliare Ario con Atanasio; ottenne tuttavia da Costanzo l'insediamento nella sede alessandrina di Gregorio di Cappadocia. Fu la grande ora di E.: ma proprio alla vigilia della riabilitazione, Ario moriva. Poco dopo moriva anche Eusebio.