Arcivescovo di Tessalonica (n. Costantinopoli 1125 - m. verso il 1194). Partecipò attivamente alla vita del suo tempo, contribuendo in modo assai notevole a rafforzare la disciplina e lo spirito del monacato. Svolse notevole attività letteraria con il commento a Pindaro e gli scolî all'Iliade e all'Odissea, questi ultimi giuntici nell'autografo (il ms. Laur. gr. 59. 3, della Biblioteca Laurenziana di Firenze) molto importanti per l'uso di fonti oggi perdute. Ci restano inoltre interessanti documenti, omelie, lettere, poesie.