EVAGORA II
. Regnò in Salamina di Cipro succedendo circa il 360 a Nicocle figlio di E. I. S'ignora se egli fosse figlio o fratello di Nicocle. Fu personaggio di scarso rilievo. Si tenne fedele ai Persiani e per questo fu cacciato da Salamina quando Cipro insorse nel 351 contro la Persia e sostituito sul trono da Pnitagora che apparteneva probabilmente alla stessa famiglia reale. Quando Artaserse volle ricuperare Cipro, egli ebbe insieme con Focione il comando delle forze persiane operanti nell'isola. Salamina fu stretta d'assedio, ma Pnitagora, dopo essersi accanitamente difeso fece in tempo come E. I la sua sottomissione al Gran Re, e così salvò il trono. E. II, destituito nella sua speranza di ricuperare il regno avito, ebbe in compenso Sidone, dove dominò per qualche tempo sotto l'alto dominio del re. Ma come signore di Sidone si comportò male, o almeno così parve ai Persiani. Dovette fuggire, e riparò a Cipro dove fu arrestato e ucciso. La cronologia degli ultimi fatti è incerta. Da un'epigrafe rodia abbiamo notizia di un'orazione o lettera a lui diretta da Teopompo.
Bibl.: W. Judeich, Kleinasiatische Studien, Marburgo 1892, p. 133 segg.; J. Beloch, Griech. Geschichte, 2ª ed., III, ii, 1923, p. 100; H. Swoboda in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 827 segg.