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evanescenza

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
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evanescenza


evanescènza [Der. di evanescente] [ELT] [GFS] E. brusca: rapida scomparsa di tutti, o quasi, i radiosegnali in propagazione ionosferica, per un abnorme aumento dell'assorbimento ionosferico: v. ionosfera: III 310 a; è indicata anche con la sigla SWFO (←) e, nei casi più gravi, con la sigla SID (←). ◆ [ELT] E. di radioonde: nelle radiocomunicazioni, fenomeno, detto anche affievolimento (ingl. fading), consistente in un continuo variare dell'intensità dei radiosegnali, che oscilla, talora quasi periodicamente, talora irregolarmente, tra un massimo e un minimo, eventualmente nullo. Le cause principali, esclusa quella, banale, di un irregolare funzionamento del trasmettitore o dell'antenna trasmittente, sono l'interferenza tra radioonde che pervengono all'antenna ricevente seguendo cammini diversi (per es., onde superficiali e onde riflesse dalla ionosfera) e il variare del piano di polarizzazione delle onde stesse, con conseguente variazione della tensione indotta nell'antenna ricevente. Il fenomeno si presenta quasi sempre con carattere selettivo, cioè con entità diversa a seconda della frequenza delle onde, il che, tra l'altro, introduce fastidiose distorsioni nella ricezione di radioonde modulate. I provvedimenti che si attuano per eliminare o quanto meno ridurre i gravi disturbi arrecati dall'e. sono vari, e più o meno elaborati a seconda della qualità di ricezione che si vuole conseguire: l'adozione di circuiti di regolazione automatica della sensibilità del ricevitore (che è il provvedimento più semplice e, tutto sommato, più efficace, attuato anche nei radioricevitori domestici), l'adozione di antenne riceventi a polarizzazione circolare e di antenne trasmittenti a irradiazione completamente orizzontale (con ciò si riduce notevolmente l'intensità delle onde ionosferiche), e, in casi speciali, l'adozione di speciali sistemi di ricezione, per es., quelli "in diversità" (→ diversità).

Vedi anche
radiotrasmettitore Uno dei due terminali di un circuito di radiocomunicazione (l’altro è il radioricevitore), il cui compito è di generare una corrente a radiofrequenza, imprimere a essa, con i procedimenti della modulazione, le informazioni da trasmettere e trasferire la risultante corrente variabile all’antenna trasmittente, ... radioricevitore Apparecchio per rilevare radiosegnali raccolti da un’antenna ricevente. Più specificamente, uno dei due terminali di un circuito di radiocomunicazione (l’altro è un radiotrasmettitore), che, in unione a un’antenna ricevente e a un adatto traduttore (per es., un altoparlante), assolve alle funzioni di ... ionosfera Insieme delle regioni dell’alta atmosfera terrestre sufficientemente ionizzate da influenzare la propagazione di radioonde (➔ radiopropagazione); si estendono ad altezze dal suolo superiori ai 50 km e sono prodotte principalmente per l’azione della radiazione ultravioletta e X del Sole sui gas atmosferici. ... radioónda radioónda Onda elettromagnetica di frequenza compresa tra qualche Hz a ca. 1012 Hz, detta anche onda hertziana. Le frequenze superiori a 1GHz corrispondono alle microonde. Le radioonda possono essere generate per trovare impiego nelle telecomunicazioni; quelle emesse da corpi celesti (→ radiosorgente) ...
Categorie
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  • GEOFISICA in Fisica
Vocabolario
evanescènza
evanescenza evanescènza s. f. [der. di evanescente]. – 1. L’essere evanescente: e. di un suono, di un profumo, di una vocale. In medicina, affievolimento e scomparsa inavvertita di un’indisposizione. 2. In radiotecnica, fenomeno, detto...
evanescènte
evanescente evanescènte agg. [dal lat. evanescens -entis, part. pres. di evanescĕre «dileguarsi, svanire», der. di vanus «vuoto»]. – Che va svanendo, che s’affievolisce, che scompare a poco a poco: un suono, una luce, un’immagine, un profumo...
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