evanescenza
evanescènza [Der. di evanescente] [ELT] [GFS] E. brusca: rapida scomparsa di tutti, o quasi, i radiosegnali in propagazione ionosferica, per un abnorme aumento dell'assorbimento ionosferico: v. ionosfera: III 310 a; è indicata anche con la sigla SWFO (←) e, nei casi più gravi, con la sigla SID (←). ◆ [ELT] E. di radioonde: nelle radiocomunicazioni, fenomeno, detto anche affievolimento (ingl. fading), consistente in un continuo variare dell'intensità dei radiosegnali, che oscilla, talora quasi periodicamente, talora irregolarmente, tra un massimo e un minimo, eventualmente nullo. Le cause principali, esclusa quella, banale, di un irregolare funzionamento del trasmettitore o dell'antenna trasmittente, sono l'interferenza tra radioonde che pervengono all'antenna ricevente seguendo cammini diversi (per es., onde superficiali e onde riflesse dalla ionosfera) e il variare del piano di polarizzazione delle onde stesse, con conseguente variazione della tensione indotta nell'antenna ricevente. Il fenomeno si presenta quasi sempre con carattere selettivo, cioè con entità diversa a seconda della frequenza delle onde, il che, tra l'altro, introduce fastidiose distorsioni nella ricezione di radioonde modulate. I provvedimenti che si attuano per eliminare o quanto meno ridurre i gravi disturbi arrecati dall'e. sono vari, e più o meno elaborati a seconda della qualità di ricezione che si vuole conseguire: l'adozione di circuiti di regolazione automatica della sensibilità del ricevitore (che è il provvedimento più semplice e, tutto sommato, più efficace, attuato anche nei radioricevitori domestici), l'adozione di antenne riceventi a polarizzazione circolare e di antenne trasmittenti a irradiazione completamente orizzontale (con ciò si riduce notevolmente l'intensità delle onde ionosferiche), e, in casi speciali, l'adozione di speciali sistemi di ricezione, per es., quelli "in diversità" (→ diversità).