evaporazione
evaporazióne [Der. del lat. evaporatio -onis "trasformazione in vapore", dal part. pass. evaporatus di evaporare, a sua volta da vapor -oris "vapore"] [FML] La transizione di una sostanza dallo stato liquido alla fase vapore, detta anche vaporizzazione; a differenza dell'analoga transizione di ebollizione, si presenta come un fenomeno che interessa soltanto lo strato superficiale del liquido e che si verifica a qualunque temperatura, peraltro tanto più lentamente quanto più questa è bassa. La velocità di e., che si può ritenere misurata dalla quantità di liquido che evapora nell'unità di tempo, dipende dalla differenza tra la tensione di vapore alla superficie del liquido e la pressione parziale di vapore nell'aria, dall'area della superficie libera del liquido e da un coefficiente empirico di volatilità, a sua volta dipendente dalla temperatura, dalla pressione atmosferica, dalla diffusività molecolare del liquido, ecc. L'e. avviene con assorbimento di calore, corrispondente al-l'energia da spendere per liberare le molecole del liquido. ◆ [TRM] Calore di e.: il calore che occorre fornire all'unità di massa di una sostanza perché se ne abbia l'e.; sua unità di misura SI è il joule a kilogrammo (J kg-1), ma nell'uso persiste ancora la caloria a grammo (cal g-1); equival. per l'entalpia di e., riferita alla mole (calore molare di e.); si tratta di grandezze che variano, per una stessa sostanza, con la temperatura (per l'acqua v. tabella, mentre per i valori di varie sostanze alla temperatura di ebollizione → ebollizione). ◆ [FBT] Criostati a e.: sono basati sul raffreddamento conseguente all'assorbimento del calore di evaporazione da parte di un liquido che evapori (in genere, elio liquefatto): v. criogenia: I 818 e. ◆ [ASF] Tempo di e.: v. ammassi stellari e associazio-ni stellari: I 104 b. ◆ [FML] Velocità di e.: v. sopra: [FML].