evoluzione
evoluzióne [Der. del lat. evolutio -onis, da evolvere (→ evoluta)] [LSF] (a) Con signif. concreto, l'insieme delle posizioni assunte successiv. da un corpo in moto. (b) Con signif. figurato, in un sistema generico, equivale a sviluppo, trasformazione e simili. ◆ [FAF] Il concetto di e. si pone in antitesi a quello di "rivoluzione" e designa il processo di sviluppo per cui un sistema materiale o una data realtà fenomenica passa da uno stato all'altro progressivamente, senza bruschi rivolgimenti o soluzioni di continuità. ◆ [BFS] E. biologica: v. mutazione: IV 137 f. ◆ [ASF] E. del Sole: v. Sole: V 329 c. ◆ [ASF] E. stellare: v. stella: V 636 e sgg. ◆ [MCQ] E. temporale di un sistema quantistico interagente: v. semigruppi dinamici quantistici: V 165 a. ◆ [ANM] Equazione di e.: lo stesso che e. del moto di un sistema dinamico: v. equazioni differenziali alle derivate parziali: II 445 a. ◆ [FSN] Equazione di e. di Altarelli-Parisi: v. cromodinamica quantistica: II 70 f. ◆ [BFS] [FAF] Teoria dell'e.: teoria sull'origine della vita e sui processi che hanno prodotto gli organismi attuali, secondo cui (trasformismo, evoluzionismo) sulla Terra sono apparsi dapprima organismi semplici, dai quali sono poi derivati quelli più complessi; conseguentemente, le specie in quanto tali non sono considerate immutabili (come sostenevano il fissismo e il creazionismo), bensì in via di continua trasformazione e differenziazione per l'azione di fattori strutturali o casuali, interni o esterni (mutazioni, riproduzione differenziale, selezione naturale); l'insieme delle specie viventi è a sua volta soggetto a processi di diversificazione (che determinano la comparsa di nuove specie) e di estinzione; teorie di questo genere che si sono avvicendate a partire dalla prima metà del sec. 19° sono state il lamarckismo, il darwinismo, il mutazionismo, l'ologenesi, il neodarwinismo e, tra le formulazioni più recenti, la teoria della neutralità e la teoria degli equilibri intermittenti.