ÉVREUX (A. T., 32-33-34)
Città della Francia nord-occidentale, capoluogo del dipartimento di Eure, con 18.234 ab. (1926). È posta nella ridente vallata nell'Iton a N. di un'estesa foresta. Vi hanno sede il vescovato, la prefettura, la corte d'assise, il tribunale; oltre le scuole primarie e secondarie vi sono una biblioteca e alcune società di scienze, arti e lettere.
Importante v'è il commercio di cereali e l'industria vi è rappresentata da alcune officine metallurgiche, da cartiere, segherie e concerie. Èvreux è toccata dalla linea Parigi-Cherbourg.
Monumenti. - In S. Taurino alcune parti risalgono alla fine del sec. XI; del sec. XII è il coro; dai pilastri si deduce che sin dal 1140 la chiesa aveva vòlte ogivali. Il reliquiario di S. Taurino (metà del sec. XIII), che è una vera e propria chiesa in miniatura, è da porsi per importanza immediatamente dopo le oreficerie di scuola moselliana e renana. La cattedrale, incendiata nel 1119, dovette essere ricostruita in stile anglo-normanno tra il 1126 e il 1137. Distrutta nuovamente nel 1194 dall'esercito di Filippo Augusto, la navata fu riedificata verso il 1250, mentre le parti alte del coro furono terminate nel sec. XIV. Appartiene alla fine del sec. XIII la splendida torre-lanterna all'incrocio delle navate. L'influsso della cattedrale di Amiens è palese in varie parti, specie nella disposizione delle finestre. Le facciate sono del primo Rinascimento; la migliore è quella del braccio settentrionale del transetto, elevata da Claude de Sainctes. Le vetrate sono fra le più importanti del sec. XIV in Francia: le tonalità molto chiare e la composizione denotano una completa rottura con la scuola della Sainte-Chapelle di Parigi. La cattedrale possiede anche buone vetrate dei secoli XV e XVI, in cui già si manifestano influenze italiane. Un'analoga evoluzione si nota nei cancelli delle cappelle del coro che passano dallo stile Luigi XII allo stile Enrico II.
Il museo possiede oggetti gallo-romani e barbarici di grande interesse, fra cui due bronzi, Giove e Apollo, di ottimo stile.
Storia. - Il primo nucleo di Èvreux, sotto il nome latinizzato di Mediolanum Aulercorum, si trovava sull'altipiano del Vieil-Évreux. L'attuale Évreux era allora capitale del popolo gallo degli Aulerci Eburovici, donde il nome della città. Questo nucleo abitato si trasportò in seguito sulle rive dei tre rami dell'Iton, affluente dell'Eure, al tempo di Augusto, e alla fine del sec. IV d. C. fu cristianizzato dal primo vescovo S. Taurino, di cui porta il nome una bellissima chiesa gotica (v. sopra).
Durante le guerre che ebbero luogo nella Normandia, essa ebbe a sopportare molte devastazioni: rovinata nell'892 dai Normanni, nel 943 da Ugo il Grande, conte di Parigi, nel 962 da Riccardo conte di Blois, più tardi ancora dai Normanni; incendiata nel 1119 da Enrico I d'Inghilterra e duca di Normandia, fu presa e ripresa più volte dai belligeranti durante la guerra dei Cento anni. Nelle guerre religiose e durante la Rivoluzione francese, essendo diventata uno dei centri della resistenza girondina col deputato Buzot, fiu teatro di lotte sanguinose.
Un castello, costruito da Francesco di Navarra nel sec. XIV, fu demolito nel 1836 e poi sostituito da un castello costruito dal duca di Bouillon, che porta l'antico nome.
Bibl.: Régnier, Visite des monuments d'Évreux par l'Association Normale, Caen 1889; Bonnenfant, Cathédrale d'Évreux (Petites monographies des grand edifices de la France), Parigi 1925; id., L'Église Saint-Taurin d'Évreux et sa châsse, Parigi 1926.