KLEIST, Ewald Christian von
Poeta tedesco, nato il 7 marzo 1715 a Zeblin presso Köslin (Pomerania), morto a Francoforte sull'Oder il 24 agosto 1759 in seguito a una ferita riportata nella battaglia di Kunesdorf il 12 dello stesso mese. Studiò dapprima a Königsberg, diventò poi ufficiale nell'esercito danese e nel 1740 nell'esercito prussiano. Fu per un certo tempo di guarnigione a Potsdam. Nel 1752 Federico II lo inviò come ufficiale d'arruolamento in Svizzera, e qui conobbe il Bodmer e il Breitinger. Nel 1757 fu promosso maggiore e mandato a Lipsia quale comandante d'un ospedale da campo. Qui conobbe il Lessing, che lo stimò ed ebbe caro di ispirarsi a lui per il suo Major von Tellheim nella Minna von Barnhelm.
Scrisse odi - si ricordi quella più famosa, Ode an die preussische Armee - e idillî, fra i quali Irin; ma soprattutto deve la sua fama alla sua opera principale Der Frühling (1749), un poemetto in esametri, in origine destinato ad essere una parte d'un lavoro più vasto, Die Landlust. L'anacreontismo non è per lui una maniera, ma un sentimento che ha radice nella sua vita ed è frutto di sincerità. Pertanto, quantunque egli derivi molto dal Haller, dal Hagedorn, dal Gellert, vi è nella sua poesia, specie in Der Frühling, una umana e sentimentale vicinanza agli aspetti della natura, che nessuno dei contemporanei possiede, nemmeno il suo modello inglese, il Thomson, da lui conosciuto attraverso la traduzione di B. H. Brockes, al quale egli è molto superiore per intimità, per ricchezza di colori e forza espressiva.
Ediz.: Sämtliche Werke, Berlino 1760, a cura di K. W. Ramler; Werke, a cura di A. Sauer, con introduzione, Berlino 1884.
Bibl.: Einbeck, Hauptmomente aus dem Leben E. Ch. v. K., Francoforte 1861; A. Chuquet, De Ewaldi Kleisti vita et scriptis, Parigi 1887.