exattamento
s. m. Fase del processo adattativo di evoluzione, durante la quale un carattere che si era evoluto per adempiere una funzione passa a svolgerne un’altra, indipendente dalla precedente.
• Tra le strade che il nuovo sceglie per avanzare c’è anche l’exattamento, vale a dire l’utilizzazione alternativa di qualcosa che si era evoluto per altri scopi, come la pressa per l’uva essenziale nel realizzare la stampatrice di Gutenberg. O le piume per gli uccelli, spuntate per scaldare ma servite poi a volare. (Riccardo Staglianò, Repubblica, 17 novembre 2010, p. 1, Prima pagina) • Tutto questo rende ragionevole giungere alla conclusione che l’innovazione neurale decisiva è stata acquisita come sottoprodotto della grande riorganizzazione evolutiva che ha dato origine all’Homo sapiens come entità fisicamente distinta, circa duecentomila anni fa. In altre parole, questa innovazione è emersa non come adattamento, ma come exattamento, cioè un adattamento nato per assolvere a una certa funzione e che poi finisce per assolvere anche o soprattutto un’altra funzione indipendente da quella originaria. (Ian Tattersall, trad. di Fabio Galimberti, Repubblica, 17 maggio 2013, p. 43, Cultura).
- Adattato dall’ingl. exaptation.