EXENTERATIO (gr. ἐξ "da" e ἔντερον "intestino")
In oculistica è l'eviscerazione del bulbo oculare, operazione con la quale s'allontana il contenuto del bulbo, non lasciandovi che la sclerotica. Si fa in luogo dell'enucleazione, perché con essa rimane un moncone maggiore, e la cosmesi che si ha poi con l'applicazione d'un occhio artificiale è migliore. È indicata a preferenza dell'enucleazione nei casi di panoftalmite. Per eseguirla si fa l'anestesia con opportune iniezioni di novocaina e adrenalina, poi, amputata completamente la cornea, si fa uscire il cristallino e il vitreo e con un cucchiaio ottuso s 'allontanano completamente le membrane uveali e la retina. Prima di praticare la amputazione della cornea è bene staccare tutto all'intorno la congiuntiva, e, finita l'operazione, suturare questa congiuntiva a borsa di tabacco. Questa operazione, già praticata negli antichi tempi, fu ripresa da A. Graefe (1884), da G. Albini (1885), da P. H. Mules (1886), da G. Bunge (1887), da L. Guaita (1885-1890).