EYRE (A. T., 166-167)
Grande lago situato nella parte meridionale dell'Australia centrale, a 28° lat. S. Fu scoperto dall'esploratore E. J. Eyre nel 1839, ma fino al 1929 nessuno era riuscito a raggiungerne le acque a causa dei pantani che le circondano. È lungo circa 160 km. e largo da 70 a 96, in paese per la maggior parte arido e sabbioso. Raccoglie le acque di un'area di 1.300.000 kmq. e, durante le piene, i maggiori fiumi interni dell'Australia, fra i quali il Diamantina e il Barcoo (o Cooper's Creek) provenienti dal Queensland, il Neales Creek e il Macumba defluenti dai monti dell'Australia centrale, sfociano appunto in esso. Straripando, alcuni di questi fiumi inondano talvolta per una larghezza di 50 km. le basse pianure sabbiose. Il lago non ha emissario e quando è in piena la sua superficie si trova a 12 m. sotto il livello del mare e una zona di 15-30 km. di larghezza, intorno al lago, è pure sotto il livello del mare. Nel marzo 1922 G. H. Hallingan volò sulla costa meridionale e occidentale e poté osservare che soltanto un terzo del bacino lacustre, cioè la parte meridionale, era occupato dalle acque, in genere molto basse, ma con alcune profonde depressioni. Il rimanente era asciutto e ricoperto da uno strato lucente di sale con "isole", più scure formate forse da sostanze vegetali in decomposizione. Fu osservata pure, a 54 m. sopra il livello del lago in piena, la traccia di un antico emissario verso SO. e quattro distinte linee di costa a diversi livelli. Sembra quindi che in un lontano passato il lago comunicasse a SO. col lago Torrens, e quindi col mare. Nel 1929 il prof. Medigan riuscì ad attraversare in automobile senza grandi difficoltà il fondo prosciugato del lago.