JOHNSON, Eyvind
Romanziere svedese nato a Boden il 29 luglio 1900.
Appartiene a quel gruppo di scrittori "proletarî" che verso il 1920 si raccoglievano intorno a G. Hedenvind-Eriksson e a Z. Höglund, nella comune speranza d'una rinnovatrice rivoluzione sociale. Ha descritto prima, in romanzi parzialmente autobiografici, la vita del suo paese d'origine (Staden i mörkret, La città nelle tenebre, 1927) ed è poi passato a satireggiare la società borghese di Stoccolma (Adjö till Hamlet, 1930; Bobinack, 1932). Inizialmente vicino agli scrittori primitivisti e freudiani, se ne distaccò più tardi per la sua fredda e ironica intelligenza e per il suo pathos contenuto (Nu var det 1914, S'era nel 1914; Här har Du ditt liv!, Eccoti la tua vita!; Se dig inte om!, Non ti voltare!; Slutspelet i ungdomen, Finale della giovinezza, 1934-1937). Conoscitore delle più moderne esperienze letterarie, J. ha tentato l'analisi dell'inconscio (Nattövning, Esercizio di notte, 1938) e la raffigurazione, in forma allegorico-satirica, della tragica realtà politica dell'ultimo decennio (Krilon, 1941; Strändernas svall, La risacca, 1946).