fabbrica (fabrica)
Ricorre solo in Cv III IV 3 e quella orazione si può dir bene che venga da la fabrica del rettorico [" sia uscita dall'elaborazione di un maestro di rettorica ", Busnelli-Vandelli], ne la quale ciascuna parte pone mano a lo principale intento. L'espressione indica la cura, l'industria particolare con cui la lingua dev'essere ‛ fabbricata ' (cfr. Cv I XI 12, Pg XXVI 117; e vedi le voci FABBRICARE e FABBRO, anche adoperate, talvolta, a proposito del linguaggio).