CARACCIOLO, Fabio
Nacque da Pasquale probabilmente nella seconda metà del sec. XVI, ma di lui si hanno notizie relative a pochissimi anni, compresi fra il 1618 ed il 1623.
I contrasti sorti fin dal suo arrivo nel 1616 fra il viceré spagnuolo Pedro Girón, duca di Ossuna, e i nobili napoletani, arrivarono al culmine nel 1618 con l'elezione da parte dei nobili come ambasciatore al sovrano del cappuccino Lorenzo da Brindisi, incaricato soprattutto di protestare per gli alloggiamenti che Napoli avrebbe dovuto offrire alle truppe. Subito dopo questa designazione il C. con altri deputati si recò dal viceré per porgergli le suppliche e illustrargli le lamentele della città, ma dall'Ossuna non fu possibile ottenere se non un invito a porre in iscritto le richieste. Poiché inoltre il viceré proibì la partenza dell'ambasciatore eletto, questi, ricevute le lettere di credenza dalle mani di Bartolomeo Coppola, di Francesco Serra e del C., dovette mettersi in viaggio segretamente, ed in seguito fu arrestato a Genova. Deputato al Parlamento convocato il 7 genn. 1619, il C. dissentì però sulle richieste e sui progetti della maggioranza dei deputati.
Sostituito l'Ossuna interinalmente dal cardinale Gaspare Borgia nel 1620 e iniziato il processo contro di lui in Spagna, l'ambasciatore della città di Napoli a Madrid, Gianfrancesco Spinelli, chiese di poter ritornare in patria. Fu nominato al suo posto il C., che partì per la Spagna il 24 ott. 1620 insieme con Scipione Rovita. Davanti a Filippo III egli pronunciò una orazione violentemente avversa al duca di Ossuna, gratificandolo dell'appellativo di "novello Nerone" e accusandolo, pur senza denunciarlo per fellonia, di corruzione, di prevaricazione e di aver causato la rovina del viceregno.
Il C., mentre succedeva a Filippo III il figlio Filippo IV, rimase a Madrid per più di due anni, durante i quali tenne al corrente i deputati napoletani di quanto operava a corte e di quanto vi avveniva (Napoli, Bibl. naz., ms. X C.50, cc. 52v-85v) e dando anche notizia della prigionia di Giulio Genoino.
Si ignora di lui ogni altra notizia, compresa la data di morte.
Fonti e Bibl.: Privilegi e capitoli con altre grazie concedute alle fed.me città e Regno di Napoli dalli ser.mi re Filippo II,Filippo III…, Milano 1719, p. 110; Los documentos relat. a don Pedro Girón…, in Coleccion de documentos inéd. para la historia de España, XLVII (1865), pp. 75, 83; A. Bulifon, Giornali di Napoli…, a cura di N. Cortese, I, Napoli 1932, pp. 123-27; F. Zazzera, Narrazioni tratte dai giornali del governo di don Pietro Girone..., in Arch. stor. ital., IX (1846), pp. 539, 541, 548; M. Schipa, La pretesa fellonia del duca di Ossuna..., in Arch. stor. per le prov. napol., XXXVI (1911), pp. 716, 730 s., 739; XXXVII (1912), pp. 399 s.