Architetto (Milano 1587 - ivi 1629), figlio di Giovanni Battista (Milano 1547 circa - ivi 1627), capomaestro dell'opera del duomo di Milano (1585-1614). Allievo di A. Bisnato, cui successe (1617) nella carica di capomaestro del duomo, dal 1620 fu docente nell'Accademia ambrosiana. Prediletto dal card. Federico Borromeo, fu uno dei principali architetti milanesi del sec. 17º, rigorosamente classicista, in sintonia con gli austeri ideali della Controriforma: Collegio elvetico, ora Archivio di stato (1602); orfanotrofio femminile della Stella; ex chiese di S. Remigio (1620 circa), e di S. Gregorio; facciata di S. Maria Podone; S. Sebastiano (1617); canonica di S. Lorenzo, rimasta incompiuta. Progettò la chiesa di S. Maria della Vittoria iniziata nel 1629 e lavorò al teatro della corte ducale, all'ospedale maggiore (collaborò alla grande corte centrale su cui si affaccia la chiesa, 1625-49) e al duomo, dove, fra l'altro, gli si ascrive la parte interna della facciata. n Anche il fratello Giulio Cesare (n. Milano 1584 circa) fu architetto.