Uomo politico e generale dell'età delle guerre sannitiche. Figlio di M. Fabio Ambusto, nel 325 magister equitum del dittatore Lucio Papirio Cursore, contro gli ordini di questo avrebbe attaccato battaglia e vinto i Sanniti, per cui sarebbe stato condannato a morte e poi perdonato. Nel 322 fu console e trionfò sui Sanniti; dittatore nel 315, fu vinto dai Sanniti al passo di Lautule presso Terracina; console ancora nel 310, sconfisse gli Etruschi presso Perugia; console nel 308, avrebbe combattuto in Etruria, nel Sannio e in Campania; censore nel 304, avrebbe limitato la riforma con cui Appio Claudio Cieco aveva iscritto in tutte le tribù i cittadini senza proprietà fondiaria; fu ancora console nel 297 e nel 295, anno in cui vinse, presso Sentino, Sanniti, Galli ed Etruschi.