BALLERINI, Fabrizio
Nacque probabilmente a Perugia, ove visse tra la fine del sec. XVI e i primi anni del seguente. Le uniche notizie che lo riguardano sono contenute in alcune sue note redatte durante i viaggi compiuti fra il 1588 e il 1606.
Il primo ebbe per meta San Giacomo di Compostella e durò circa quattro mesi. Il B. partì il 14 maggio 1588 con due amici da Corciano (Perugia), dove forse risiedeva, e attraverso Castiglione del Lago, Montevarchi, Firenze, Empoli, Pisa, giunse a Livorno, donde salpò su una delle galee del granduca di Toscana. Costeggiata la Corsica, che il B. afferma ricca di boschi e di pascoli, ma povera di cereali, la nave giunse in Sardegna, dove i viaggiatori si rifornirono di quanto era necessario per la prosecuzione del viaggio. A un mese dalla partenza da Corciano il B. sbarcò a Barcellona, dove fece una sosta di venti giorni per la malattia di uno dei suoi compagni. Poi per Burgos i tre arrivarono a San Giacomo di Compostella. Il ritorno si svolse per Valladolid, Madrid, Barcellona (descritte con molta ricchezza di particolari che non esclude il dato di costume o l'annotazione linguistica), Marsiglia, Monaco, Genova, Massa, Lucca, Firenze, fino a giungere il 28 settembre di nuovo a Corciano.
Nel 1589 il B. assistette alle nozze di Ferdinando I di Toscana con Cristina di Lorena, e la dimora a Firenze gli offrì lo spunto per una minuziosa descrizione dei festeggiamenti durati più giorni (una partita di calcio in piazza S. Croce, rappresentazioni sceniche e musicali in palazzo Pitti, una battaglia navale nel cortile dello stesso palazzo). Tre volte il R. fu a Roma, nel 1592, nel 1597 e nel 1599 (quest'ultimo viaggio preceduto nel 1598 da un soggiorno in vari luoghi del ducato di Urbino dove il B. ricorda una visita di Clemente VIII). Le ultime notizie contenute nel manoscritto riguardano un viaggio compiuto a Loreto nel 1606.
P. Tommasini-Mattiucci, che nel 1906 dette notizia del manoscritto di cui era in possesso, parlò di relazioni "scritte per unico scopo di ricordo personale", ed è giudizio ancora valido che rende ragione di una compilazione dilettantesca, al di fuori di ogni impegno scientifico.
Bibl.: P. Tornrnasini-Mattiucci, Un viaggiatore perugino del sec. XVI, in Bollett. d. R. Deputaz. di storia patria per l'Umbria, XII (1906), pp. 223-233.