PLUTINO, Fabrizio
– Nacque a Reggio Calabria il 1° gennaio 1837 da Agostino e Marianna De Blasio.
Compì gli studi nel convitto Tommaso Campanella di Reggio Calabria. Per la giovane età, non poté seguire Agostino e lo zio Antonino nelle vicende risorgimentali, se non nell’ultima fase, quando Garibaldi combatteva in Calabria e Plutino gli portò alcuni messaggi del padre.
Dopo il matrimonio con Francesca dei baroni Sacco, ebbe con lei due figli: Marianna, che avrebbe sposato Bartolo Sacco; Fabio, che sarebbe diventato marito di Maria Concetta Zagarella.
Dopo la formazione del Regno d’Italia, seguì, come il padre e lo zio, la carriera politica: eletto per la prima volta alla Camera dei deputati il 30 marzo 1873 durante la XI legislatura per il collegio di Palmi, nel 1882 mantenne il seggio anche dopo la riforma elettorale in rappresentanza della circoscrizione plurinominale di Reggio Calabria II e fu confermato fino al 1888, quando il suo mandato decadde per la nomina a prefetto.
Iniziò la carriera prefettizia a Reggio Emilia (1° dicembre 1888-10 settembre 1890), proseguendola a Foggia (1° ottobre 1890-16 giugno 1891), a Cosenza (10 agosto 1893), Avellino (20 maggio 1896-1° novembre 1899), Grosseto (1° novembre 1900), e concludendola a Campobasso (16 agosto 1905-15 settembre 1906), quando fu collocato a riposo per la nomina al Senato, dove aderì al gruppo gruppo liberale democratico. Nel 1910 gli fu conferito il titolo di conte.
Dal 1879 al 1884 era stato sindaco di Reggio Calabria (1879-1884), carica che ricoprì anche successivamente dall’aprile 1911 all’agosto 1912. Dal 1886 al 1887 fu presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria, e successivamente membro della deputazione provinciale. Come primo cittadino sostenne numerose iniziative culturali, tra cui nel 1882 l’istituzione del Museo civico della città, al quale in tarda età donò l’archivio di famiglia, ricco della corrispondenza intercorsa fra i due fratelli Plutino e alcuni fra i più importanti personaggi della storia risorgimentale. Istituì l’istituto tecnico di Reggio Calabria e anche alcuni istituti di beneficenza.
Morì a Reggio Calabria il 5 marzo 1925.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Reggio Calabria, Fondo Plutino. Inoltre: F. Plutino, Memoria delle vicende politiche dei fratelli Agostino e Antonino Plutino, Napoli 1861; G. Olivieri, I Plutino nel Risorgimento nazionale. Cenni biografici corredati di documenti inediti, Campobasso 1907; N. Tripodi, I fratelli Plutino nel Risorgimento italiano, con particolari cenni alle rivoluzioni locali del 1847, '48, '60, Messina 1932; D. da Empoli, Per una storia del Museo nazionale di Reggio Calabria, in Klearchos, IV (1962), 15-16, pp. 99 s.; G. Cingari, Reggio Calabria, Roma-Bari 1988, ad indicem; M.P. Mazzitelli, L'archivio di Antonino e Agostino Plutino, in Calabria sconosciuta, XV (1992), 54, pp. 81-92; B. Polimeni, Fabrizio Plutino l'ultimo testimone del Risorgimento calabrese, ibid., XXIX (2006), 110, p. 16; G. La Motta, Rivoluzione calabrese. Ricordanze inedite di un patriota fuorilegge (Reggio Calabria 1819- Corfù 1881), testo e note a cura di P. Casile, Reggio Calabria 2014, ad indicem; Camera dei Deputati, Portale storico, http://storia.camera.it/deputato/fabrizio-plutino-18370101#nav (20 novembre 2016); Archivio storico del Senato, Banca dati multimediale I senatori d’Italia, II, Senatori dell’Italia liberale, sub voce, http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/P_Regno?OpenPage (20 novembre 2016).