facial recognition
loc. s.le f. inv. Riconoscimento facciale.
• [Mark] Zuckerberg […] prima lancia un software di facial recognition che permette di riconoscere le facce una volta identificate e ricostruire la presenza di quelle stesse facce in altre foto o magari nelle telecamere di un centro commerciale, poi lo ritira e promette all’antitrust europeo che distruggerà tutti i dati già acquisiti attraverso di esso. (Teresa Numerico, Unità, 24 dicembre 2012, p. 21, Sotto l’albero) • Una società come Realeyes (che vuol dire «occhi veri») installa nei negozi delle telecamere con funzioni di «facial recognition», più perfezionate di quelle che analizzano le nostre pupille all’arrivo negli aeroporti americani. La tecnologia di ricognizione facciale studia le nostre reazioni e decompone le nostre emozioni, di fronte a ogni reparto, a ogni vetrina espositiva; queste informazioni vengono immagazzinate e digerite in tempo reale per lanciarci delle offerte su misura, ad personam. (Federico Rampini, Repubblica, 16 luglio 2013, p. 40, Mondo) • Si è tanto discusso di facial recognition, del programma di riconoscimento biometrico che sia polizia che servizi di intelligence hanno adottato nella lotta al terrorismo. Ma pochi sapevano che esiste anche un programma di voice recognition, e che un nuovo algoritmo permette alle aziende che operano nel settore dell’ospitalità o dei servizi di servirsene per assumere persone la cui voce proietti calore umano. (Anna Guaita, Messaggero, 4 aprile 2015, p. 19, Macro).
- Espressione inglese composta dall’agg. facial ‘facciale’ e dal s. recognition ‘riconoscimento’
- Già attestato nella Repubblica del 20 dicembre 2001, p. 44, Cultura (Marc Fumaroli, trad. di Guiomar Parada).
> Boss, riconoscimento facciale.