faglia
fàglia [Der. del fr. faille, da faillir "venir meno"] [GFS] Nella geologia, frattura di masse rocciose accompagnata da spostamento di una delle parti (labbro) lungo il piano di frattura, o piano di f. (fig. 1), in modo che terreni originar. alla stessa quota vengono a trovarsi a diverso livello e terreni diversi per età e caratteristiche litologiche spesso vengono messi a contatto; lo spostamento relativo delle masse litoidi può produrre una superficie di taglio liscia (specchio di f.), ma il più delle volte solcata e striata dall'intenso attrito delle parti che scorrono a diretto contatto ed estesa a volte anche per molti kilometri (f. orografica); si chiama rigetto di f. lo spostamento relativo di due parti omologhe (strati o livelli guida) rispetto al piano di faglia. Le pareti o labbri della f. possono rimanere a contatto (f. chiuse) oppure no (f. beanti); il piano di f. può essere verticale o inclinato. Nelle f. a piano inclinato la parte rocciosa al di sopra di questo si chiama tetto, letto quella che giace al di sotto; se lo spostamento ha causato un abbassamento del tetto rispetto al letto si ha la f. diretta o di distensione (fig. 1), nel caso contrario si ha la f. inversa o di compressione (fig. 2), mentre se non v'è tale abbassamento relativo si parla di f. trascorrente (fig. 3). Allorché una f., diretta o inversa che sia, interessa rocce sedimentarie a strati non orizzontali, essa si dice conforme (fig. 4) o contraria (fig. 5) secondo che il piano di f. è inclinato o no, nello stesso senso degli strati; se il piano di f. è parallelo ai giunti di stratificazione si ha la f. di stratificazione (fig. 6) e il suo riconoscimento sul terreno è partic. difficile. Le f. sono classificate anche secondo la direzione di scorrimento del piano di f.: f. di scorrimento secondo l'"immersione" (per es., fig. 1); f. di scorrimento secondo la "direzione" (fig. 3); f. di scorrimento obliquo (fig. 7): → anche sismologia: V 253 a.