Vedi FAILAKA dell'anno: 1973 - 1994
FAILAKA
Piccola isola a 15 miglia dalla costa all'ingresso della Baia di Kuwait (v. arabia orientale).
L'isola è deserta con tracce di occupazioni preistoriche. Due tell si sono rivelati, in scavi della missione archeologica danese del 1958-59, stanziamenti dell'Età del Bronzo del III millennio. Un altro tell scavato ha restituito un'area fortificata di m 70 nel lato N e di m 80 in quello O con muri in pietra e mattoni crudi, con un lastrone angolare, e altri lastroni lungo le mura come basse torri; dinanzi era un fossato largo m 6. Una porta N ha stipiti in pietra; vicino fu trovata una lastra scolpita con un motivo di ghirlande a festoni. Fra la ceramica è venuto in luce un bollo d'anfora con rosa e iscrizione epymytionos badromiou di periodo ellenistico; a circa il 200 si datano due monete di tipo greco da Susa. Vicino alla fortezza è stata scavata una piccola casa di 11 vani con forno e frammenti di matrici di argilla, uno con Nike e un altro con ritratto ellenistico in cui si è visto Alessandro-Helios. È stata trovata anche una moneta di Alessandro Magno del 310-300 a. C. Il luogo si ritiene una stazione per i marinai e mercanti greci che potevano qui rifornirsi di acqua. Sembra inoltre che l'isola possa identificarsi con quella di Ikaros ricordata da Arriano (Anabasi, 19) a 15 miglia dalla foce dell'Eufrate; l'isola sarebbe stata così chiamata da Alessandro Magno, e Arriano vi ricorda un santuario di Artemide; Plinio la dice Ikaria. Un'iscrizione greca trovata anni fa, dedica di Soteles ateniese, e di soldati, a Zeus Sotèr, a Posidone ed a Artemide Sotèira, confermerebbe la notizia del culto di quest'ultima.
Arriano (Anabasi, 21) racconta inoltre che Alessandro si sarebbe spinto fino alla terra degli Arabi, dove avrebbe trovato un luogo favorevole per la costruzione di una città, lì avrebbe lasciato alcuni dei suoi mercenari greci che volevano viverci. Le scoperte di F. potrebbero riportarci a questo quadro storico.
Sotto questa fortezza scavata vi sono tracce di un più antico abitato greco, fra cui un rocchio di colonna che riporta, come stile, a pezzi architettonici di Persepoli e di Susa.
Bibl.: E. Albrectsen, in Ill. London News, 27 agosto 1960, pp. 351-353.