FAIRFAX of Cameron, Thomas, terzo barone di
Generale dell'esercito parlamentare durante la guerra civile d'Inghilterra; nato a Denton nel Yorkshire il 17 gennaio 1612, morto a Nunappleton il 12 novembre 1671. Studiò all'università di Cambridge, indi viaggiò nei Paesi Bassi e in Francia, dedicandosi allo studio dell'arte militare. Tornato in Inghilterra nel 1632, sposò la figlia di Lord Vere, e quando scoppiò la guerra civile si schierò con i Parlamentari, dirigendo il partito antirealista del Yorkshire e partecipando col padre, generale delle truppe parlamentari, a varie azioni di guerra. Il 21 gennaio 1645, nominato generalissimo delle forze parlamentari, riorganizzò l'esercito che venne chiamato poi "il nuovo modello" (the New Model); e i risultati di tale riforma militare e della genialità del F. si fecero immediatamente sentire. Il 14 giugno 1645 seguiva la rotta completa dell'esercito regio a Naseby; e poco dopo il F. occupava Bristol, Exeter, Oxford. Egli nutriva forti simpatie per i presbiteriani scozzesi, favorevoli agli Stuard, e avrrebbe voluto allora ritirarsi dal comando supremo e tentare accordi col re. Ma dovette restare al comando delle truppe, e cercare di frenare l'indisciplina (dovuta alla mancata promessa di pagare le paghe arretrate), che s'era di nuovo infiltrata nell'esercito. Alla ripresa della lotta nel 1648, guidò di nuovo con successo le truppe parlamentari, e durante la seconda guerra civile batté il nemico a Maidstone (1648) e poco dopo prese Colchester. Ma l'esercito chiedeva violentemente la testa del re, prigioniero nell'isola di Wight; e il F. cercò invano di temporeggiare e di calmare gli animi, non credendo probabilmente alla gravità della situazione. Se fosse dominato da Cromwell in tale sua dubbia attitudine o se ambedue fossero alla loro volta trascinati dal travolgente furore dell'esercito, appare difficile determinare. È certo che il F. rifiutò di prendere parte alle sedute dell'Alta Corte nominata per giudicare Carlo I.
Dopo l'esecuzione del re, visse ritirato nel Yorkshire, dedicandosi allo studio e alla redazione di opere di carattere biografico e apologetico. Tradusse Vegezio, scrisse una storia della guerra civile nel Yorkshire e una relazione del suo comando dell'esercito parlamentare. Nel 1660 favorì l'impresa del generale Monk. Dopo la restaurazione passò gli ultimi anni della sua vita malato e stanco nelle tenute che lo stato gli aveva donato, dedicandosi interamente agli studî.
Bibl.: C. R. Markham, The life of the great Lord Fairfax, Londra 1870; S. R. Gardiner, History of the great Civil War, Londra 1893; C. Harding Firth, Cromwell's army, Londra 1902.