(ar. Muḥammad «il Lodato») Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 ca
Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura chiave dell’islam, è il messaggero di Dio, ma nonostante l’importanza che ...
Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura chiave dell'Islam, è il messaggero di Dio (rasūl Allāh), ma nonostante l'importanza fondamentale ...
Cristiana Baldazzi
Il profeta dell’Islam
Maometto (dall’arabo Muhammad) è il fondatore dell’Islam. Vissuto tra 6° e 7° secolo, quando aveva quarant’anni ricevette attraverso l’arcangelo Gabriele le prime rivelazioni di Dio, che successivamente andarono a formare il Corano, il libro sacro dei musulmani. ...
Francesco Gabrieli
L'episodio di M. nella nona fossa di Malebolge (If XXVIII 22-63), oltre che per il suo intrinseco valore artistico ha attirato l'attenzione come importante indizio della conoscenza e dei sentimenti di D. verso la religione e la civiltà dell'Islàm (v.). Dal fatto che il suo fondatore ...
MAOMETTO V (arabo Muhammad ibn Yūsuf), sultano del Marocco
Francesco Gabrieli
Nato a Rabat nel 1909. Salì al trono nel 1927, e mostrò presto delle tendenze modernizzanti e progressiste, che conversero con il sorgente moto per l'affrancamento politico del Marocco. Dopo la seconda guerra mondiale, ...
(deformazione europea, risalente al Medioevo. dell'arabo Muḥammad)
Carlo Alfonso Nallino
Fondatore della religione e dello stato musulmano, nato alla Mecca fra il 570 e il 580 d. C., morto a Medina il lunedi 8 giugno 632.
La data della nascita, assai verosimilmente ignota allo stesso M., già sul finire ...
Astronomo e astrologo musulmano, di cui parecchie opere astrologiche ebbero molta voga anche nel Medioevo latino e bizantino, ove il suo nome fu trasformato rispettivamente in Albumasar (Albumazar, Iaphar) e 'Απομάσαρ o 'Απομασάρης. Nativo od oriundo di Balkh (l'antica Bactrae) nel Khurāsān orientale ...
din don
din dòn. – Voce onomatopeica imitativa del suono delle campane; anche s. m.: il din don delle campane. Talora si aggiunge dan, per imitare il suono di più campane, o un suono più vario e prolungato: Allora suonò la campana ... Din...