falcare
Solo in Pg XVIII 94 cotal per quel giron suo passo falca. Dal significato di " piegare a modo di falce " derivano due interpretazioni: che l'arco della falce sia costituito dalla massa dei penitenti in movimento sulla cornice, oppure che il passo dei penitenti sia " falcato ".
La prima, accolta anche dal Pietrobono (" tutta quella turba, correndo insieme, rassomigliava alla curva d'una falce in movimento "), prevale negli antichi commenti (" torce et piega in modo di falce, perché andavano aggirandosi intorno per quella quarta cornice ", Daniello); la seconda (" corre a galoppo, per similitudine del salto del cavallo, detto falcata dall'incurvarsi e raddrizzarsi di botto delle zampe posteriori ", Chimenz) è più dei moderni. Il riferimento equestre ha una singolare variante nel Cesari: " Correndo dunque il cavallo isforzatamente a tondo, come sasso di frombola, per ritirare lo slancio della forza centrifuga che gli dà il correre sì forte in circolo, ed egli tiene il corpo piegato verso il centro, sicché sta fuor di bilico: e questo è forse propriamente falcare il passo ".
Intendendo f. come " aggiungere " (" Falcare si è il contrario di difalcare, che significa detrarre e sminuir la somma ", Vellutello), una terza interpretazione si riferisce all'accelerazione del passo contrapposta alla lentezza dell'accidia (" avanza, affretta suo passo per quel girone ", Costa); allo stesso motivo della rapidità il Venturi propone di giungere per altra via: " muove rapida come il falco ".
In effetti le varie interpretazioni sono complementari, in quanto le diverse giustificazioni esegetiche muovono da un unico concetto che s'intuisce dal contesto (" esprime un movimento veloce in circolo ", Sapegno).