fallacia [plur. fallace]
Sempre in rima e al plurale, ricorre in due luoghi del Fiore: XXXVI 2 Ragion... 'l su' consiglio / mi dava buon e fin, sanza fallace, e CLXXXII 6 non si guarderà de le fallace / in che la volpe si riposa e giace.
In ambedue i luoghi il termine può significare " inganni ", come intende anche il Petronio (e cfr. Guittone Lettere [ediz. F. Meriano, Bologna 1923, 76]: " La solicitudine seculare e le fallacie de le divisie affogano la paraula di Dio "), o " ipocrisie ", che è il senso latino più vicino; ma il Parodi interpreta diversamente: " sofisma " per il primo luogo, " fallaci dimostrazioni, apparenze, in cui gatta ci cova " per il secondo. Il senso di " sofisma " è autorizzato dal linguaggio filosofico degli scolastici.