fallanza (fallenza)
Corrisponde al provenzale falhansa (falhensa) ed è forma attestata nella lirica italiana del '200. Ricorre in Pd XXVII 32, in rima, contestualmente nel significato di " colpa ", " fallo " che si commette dicendo cosa sconveniente: E come donna onesta che... per l'altrui fallanza, / pur ascoltando, timida si fane, / così Beatrice trasmutò sembianza. Due volte, in rima e col significato di " errore " (Contini), ricorre ‛ fallenza ': Rime LXXXIII 32 Qual non dirà fallenza / divorar cibo ed a lussuria intendere?, e Fiore XXIII 7 Tu ha' fatta tal fallenza / ch'i' ti tengo per folle, dove l'errore consiste nell'essere venuto meno al proprio dovere (Bellaccoglienza non ha custodito il fiore come avrebbe dovuto).