falsità (falsitade; falsitate)
Compare nei due significati di " menzogna " e di " inganno ". Nella prima accezione s'incontra in Cv IV I 3 Cominciai... ad amare li seguitatori de la veritade e odiare li seguitatori de lo errore e de la falsitade, e in I II 10; nella seconda in Fiore CXXX 6, dove si dice che il bordone di cui si fornisce Falsembiante non fu di secomoro, / ma di gran falsità ben ripulita, in analogia col bordone di Astinenza-Costretta, che in mano un bordon di ladorneccio / portava, il qual le donò ser Baratto: / già non era di melo né di leccio (CXXIX 9-11): non a caso, in If XI 59, si designa con f. la colpa di cui si sono bruttati i falsari di ogni specie: nel cerchio secondo s'annida / ipocresia, lusinghe e chi affattura, / falsità, ladroneccio e simonia, / ruffian, baratti e simile lordura; e cfr., quale corrispettivo di questo passo, quello di Cv I XII 10 Questa [la giustizia] è tanto amabile, che, sì come dice lo Filosofo nel quinto de l'Etica, li suoi nimici l'amano... e però vedemo che 'l suo contrario, cioè la ingiustizia, massimamente è odiata, sì come è tradimento, ingratitudine, falsitade, furto, rapina, inganno e loro simili.