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Dizionario di Medicina (2010)
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Farmaco antiacido, antagonista dei recettori istaminici di tipo H2 presenti sulla membrana delle cellule parietali dello stomaco; per tale azione trova impiego nel trattamento dell’ulcera gastroduodenale e delle esofagiti da reflusso (➔ antiacido).

Vedi anche
istamina Composto chimico, β-imidazoletilammina di formula Si presenta in cristalli incolori, deliquescenti, solubili in acqua; è largamente diffusa in natura, sia nelle piante (segale cornuta ecc.) sia negli animali. Nell’organismo si forma soprattutto dall’istidina sia nell’intestino, per azione dei batteri ... antistaminici Farmaci, scoperti da D. Bovet nel 1937, in grado di competere con gli effetti farmacologici dovuti all’istamina (➔). La loro azione si manifesta in virtù della somiglianza della loro struttura chimica con quella dell’istamina stessa, per cui sono in grado di occuparne il posto sui recettori H1 e H2 della ... fàrmaci antiàcidi antiàcidi, fàrmaci In terapia, sostanze alcaline usate per neutralizzare l’iperacidità gastrica attraverso l'azione di rivestimento delle pareti interne dello stomaco o la diminuzione della quantità di acido prodotta dalle cellule parietali della mucosa gastrica. Possono agire o per neutralizzazione ... recettore In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene (➔ immunità). ● Il termine, usato con significati differenti da P. Ehrlich nell’interpretazione ...
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