FANCIULLO GRASSO, Pittore del (Fatboypainter)
Ceramografo attico, nella tecnica a figure rosse, al quale si riportano in massima parte le oinochòai su cui sono rappresentati genericamente atleti con strigili alla presenza di paidotrìbai. Il Beazley ne ha raccolte 77, più altre che egli attribuisce al gruppo con qualche riserva. In generale gli atleti raffigurati sono nudi, hanno spesso una gamba poggiata su di un rilievo del terreno, e conversano con altre persone ammantate. In altre scene, stilisticamente non lontane, gli atleti sono insieme ad Eros o con menadi. La denominazione di questo pittore deriva dalle forme del corpo di questi atleti tipicamente grassi, dai glutei possenti.
L'Arias non sarebbe invece propenso ad attribuire allo stesso gruppo le oinochòai con teste di orientali e di grifi di Ruvo, Atene, Napoli, Londra, Bruxelles, Louvre, Ferrara che sembrano formare un gruppo a sé. È assai probabile che un gruppo di mediocri artigiani lavori in questa maniera nei primi decennî del IV sec. a. C., in generale non dopo il 380 a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., Oxford 1942, p. 888 ss.; cfr. C. V. A., Oxford, I, p. 34 e tav. 34, 5. Per il gruppo di Ferrara: P. E. Arias-N Alfieri, Il Museo Archeologico di Ferrara, Ferrara 1955, pp. 34, 39, 42, 54.