fantagossip
s. m. inv. Pettegolezzo inventato, diceria priva di fondamento.
• Certo la monarchia non è più quella di una volta, specie nelle persone del principe e della principessa del Galles Carlo e Diana ‒ perché di loro tratta il romanzo di fantagossip di Mark Helprin, newyorkese con studi a Oxford, militare nell’aviazione israeliana e delizioso detrattore della mediatica civiltà contemporanea. (Daria Galateria, Repubblica, 8 luglio 2006, p. 46) • è arrivata la gelata di [Roberto] Bolle: «Com’è ormai risaputo ‒ spiega ‒ non amo parlare della mia vita privata e non rilascio mai dichiarazioni sulla mia sessualità e su quella di terzi e non credo che questo faccia parte dei “doveri sociali” degli artisti e dei personaggi pubblici». Rimane, prosegue l’étoile, «la mia simpatia e il profondo rispetto per le persone omosessuali. Quello affrontato con il giornalista era un argomento generale e non personale. Rimango sempre stupito ‒ conclude ‒ nel constatare come tutto quello che è gossip e fanta-gossip viaggi più veloce delle notizie che riguardano invece la cultura e l’arte, che sono invece gli unici argomenti di cui amo parlare e di cui mi faccio portavoce». (S. N., Stampa, 29 gennaio 2009, p. 39, Spettacoli) • «Rimango sempre stupito nel constatare come tutto quello che è gossip e fantagossip viaggi più veloce delle notizie che riguardano invece la cultura e l’arte, che sono invece gli unici argomenti di cui amo parlare e di cui mi faccio portavoce». Rimango stupita anch’io, caro, meraviglioso, stellare, perfetto Roberto Bolle. Ma bisogna abituarsi. (Mina, Stampa, 1° febbraio 2009, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal confisso fanta- aggiunto al s. ingl. gossip.
- Già attestato nel Corriere della sera del 7 settembre 2002, p. 20, Cronache.