fantasia
Creare una realtà immaginaria
La fantasia è una facoltà importantissima della nostra mente, grazie alla quale possiamo creare immagini corrispondenti o meno alla realtà, dando vita a un mondo parallelo a quello della nostra esistenza quotidiana. Consentendo di avventurarci nell'inesauribile universo del possibile, la fantasia arricchisce la nostra vita ed è alla base di molte attività creative dell'uomo
Tutti fantastichiamo, ma non sempre ne siamo consapevoli: le nostre fantasie infatti sono, per lo più, inconsce. La psicoanalista tedesca Melanie Klein nei primi decenni del Novecento ha scoperto che sin dall'inizio della vita le esperienze dei nostri sensi si accompagnano a qualche tipo di fantasia inconscia. La nostra mente sviluppa gradualmente la capacità di comprendere la realtà, e il bambino molto piccolo interpreta l'ambiente che lo circonda e le proprie esperienze in modo semplificato e primitivo.
Tutto ciò che lo riguarda viene rielaborato con la fantasia e collegato alle persone che si prendono cura di lui. Per esempio, se il neonato è affamato interpreta le sensazioni spiacevoli della fame come se dentro il suo stomaco ci fosse un oggetto concreto, una madre cattiva, che gli fa del male. Nel corso della vita le fantasie inconsce si modificano sotto l'influenza di una maggiore conoscenza del mondo reale, ma, a loro volta, influiscono sul nostro modo di intendere gli eventi e le esperienze emotive nei rapporti umani.
L'esempio più comune di fantasia conscia (presente alla coscienza) è, invece, il sogno a occhi aperti, che consiste nella costruzione di piccole storie, nelle quali realizziamo i nostri desideri attraverso l'immaginazione. Sono molto comuni le fantasie sessuali, di successo, ricchezza, conquista, ma anche di atti violenti e distruttivi, di vendetta, di riparazione o di ricostruzione di una situazione già vissuta, come quando immaginiamo quello che avremmo dovuto dire o fare in una determinata circostanza.
La fantasia, dunque, può essere usata come difesa dalla sofferenza psichica, quando sostituisce la riflessione e diventa una via di fuga dalla fatica di affrontare e risolvere i nostri problemi.
Durante l'infanzia, finché il bambino non ha compreso alcuni eventi fondamentali della vita (per esempio, la gravidanza, la nascita, il rapporto sessuale dei genitori, la morte, e così via) le sue fantasie rappresentano vere e proprie teorie infantili sui grandi temi dell'esistenza.
Freud, il padre della psicoanalisi, ha denominato "romanzo familiare" un intreccio di fantasie che accompagna lo sviluppo della maggior parte dei bambini. Nella prima infanzia è naturale che i genitori vengano idealizzati, ma con la crescita il bambino si accorge che non sono infallibili e onnipotenti e, talvolta, il suo senso di delusione può essere molto forte.
Il bambino, allora, fantastica di essere figlio di un'altra coppia, generalmente di posizione sociale più importante o agiata, persino regale, dalla quale è stato separato, ma a cui un giorno si riunirà. Attraverso il romanzo familiare, apparentemente, i genitori reali vengono rifiutati, ma inconsciamente il piccolo tenta di cancellare la delusione ricorrendo di nuovo alla idealizzazione che li trasforma in una coppia potente o principesca. Piano piano impara ad amare i suoi genitori per quello che sono e prima dell'adolescenza il romanzo familiare viene naturalmente abbandonato.
La fantasia, in quanto capacità di immaginare situazioni diverse da quelle conosciute, ha un ruolo importantissimo nelle scoperte scientifiche e soprattutto nella creazione artistica. Grazie alla potente forza evocatrice della fantasia, le vicende in un romanzo, gli scenari di un dipinto ci immergono in un mondo altrettanto vivido quanto quello reale.
Anche nella musica la fantasia è un elemento importantissimo, e non solo nelle improvvisazioni. Esiste un tipo di composizione musicale, detto appunto fantasia, caratterizzato da una struttura libera dai canoni consueti che rispecchia i vagabondaggi della fantasia dell'autore. Per ogni uomo la fantasia è una risorsa preziosa, senza la quale la vita sarebbe monotona e insapore. Essa, infatti, permette di inventare storie, di abbandonarsi al gioco, di viaggiare in un mondo immaginario.