FAO
L'agenzia delle Nazioni Unite che combatte la fame
FAO è la sigla di Food and agriculture organization ("Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura"), l'agenzia delle Nazioni Unite in prima linea nella lotta contro la fame. La FAO, il cui motto latino è Fiat panis ("che ci sia il pane"), ha sede a Roma e si occupa di agricoltura e di produzione alimentare, specie per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo. Obiettivo della FAO è la promozione di pratiche agricole più efficienti e la lotta contro disastri naturali di vario tipo, attraverso una maggiore informazione
Nel 1943, quando la Seconda guerra mondiale non era ancora finita, i rappresentanti di 44 paesi si riunirono nella cittadina di Hot Springs, nello Stato americano della Virginia, e decisero di creare un organismo internazionale dedicato all'agricoltura e alle derrate alimentari. La Grande Depressione degli anni Trenta del Novecento e i problemi di surplus e di deficit alimentari avevano portato alla ribalta la necessità di un coordinamento internazionale in questo cruciale settore: in varie nazioni l'agricoltura era più o meno protetta con dazi e sussidi, e in molti paesi poveri non c'era abbastanza da mangiare. Questa nuova agenzia avrebbe avuto come principale obiettivo la lotta contro la fame e la modernizzazione delle tecniche agricole, così da favorire per quanto possibile l'autosufficienza alimentare.
La prima sessione della FAO si svolse nel 1945 nella città di Québec, nel Canada. La sede della FAO si spostò poi a Washington e, nel 1951, a Roma, che è ormai la sede permanente.
La lotta contro la fame continua a essere il motivo conduttore dell'attività della FAO, ma nuovi problemi sono emersi: per esempio, le coltivazioni di piante geneticamente modificate e gli aspetti internazionali della pesca. Ambedue questi problemi richiedono un foro sovranazionale, cioè sopra le parti: gli OGM (organismi geneticamente modificati) possono passare da un campo all'altro e da una nazione all'altra, con semi, spore, pollini portati dal vento, e coloro che temono queste modificazioni genetiche (che naturalmente sono fatte per rendere le piante più produttive e più resistenti alle malattie, ma che secondo alcuni presentano pericoli) vogliono che tali sperimentazioni siano regolamentate e controllate. La pesca, poi, è un altro problema transfrontaliero, ossia che travalica le frontiere tra i vari paesi: con i moderni metodi di pesca in alto mare, infatti, molte specie ittiche rischiano l'estinzione, e questo è un problema che riguarda tutti; per non parlare dei danni a specie protette (tartarughe marine, delfini, uccelli di mare e così via) che restano prese in reti lunghe fino a 20 km.
I paesi membri della FAO sono 188 (dato aggiornato al dicembre 2003), e ogni due anni l'assemblea generale designa un gruppo più ristretto di 49 paesi ai quali è affidato il compito di guidare l'attività della FAO e di eleggere un direttore generale. Oltre la sede centrale di Roma, sono operativi un centinaio di uffici decentrati, specie nei paesi poveri.
Il finanziamento si avvale di fondi propri, di contributi delle Nazioni Unite e di fondi raccolti volta per volta dai paesi donatori in corrispondenza a emergenze e programmi specifici.
La piaga biblica delle cavallette - o, per essere più precisi, delle locuste - continua a minacciare l'Africa, quattromila anni dopo quella che punì gli Egizi. Il sito Internet della FAO offre una mappa continuamente aggiornata sulla posizione di quegli immensi sciami di famelici insetti, che sono capaci di devastare un campo di grano in pochi minuti. La FAO è da tempo il luogo eletto del coordinamento della lotta contro questo disastro naturale. Il controllo si avvale di pesticidi sparsi da piccoli aerei, ma un grosso sforzo è in corso per seguire l'evoluzione degli sciami, determinarne i luoghi di origine (che variano a seconda dell'umidità e delle temperature) e intervenire tempestivamente risparmiando tempo e danaro e minimizzando i danni ai raccolti.