Far West
Vasta regione degli Stati Uniti collocata tra il Mississippi e il Pacifico. Fu esaltata dal poeta Walt Whitman come «l’America autentica» e dallo storico Frederick Jackson Turner come la fucina dello spirito nazionale, perché la lotta costante dei pionieri contro le forze naturali e le popolazioni autoctone avrebbe concorso alla formazione della quintessenza dei valori statunitensi, quali egualitarismo, individualismo, capacità di fare affidamento sulle proprie forze, pragmatismo, ingegnosità, ottimismo e realtà della mobilità sociale. Fu colonizzata soprattutto a partire dalla fine della guerra civile, in particolare grazie all’insediamento degli agricoltori, che si avvalsero della concessione gratuita di terre in base allo Homestead act del 1862, e alla costruzione della prima ferrovia transcontinentale, finanziata dal Pacific railroad act dello stesso anno e completata nel 1869 per essere seguita da altre tre arterie che collegarono la costa atlantica al Pacifico. Vide nel tempo lo sviluppo di tre diversi tipi di popolamento e di sfruttamento del territorio. Alla presenza degli agricoltori, infatti, si aggiunse quella dei cowboys e quella dei minatori. Mentre l’occupazione dei primi due gruppi procedette da Est verso Ovest, lo sviluppo degli insediamenti minerari procedette in direzione opposta. Le loro origini risalivano, infatti, alla «corsa all’oro» che aveva investito la California dal 1848, mentre ulteriori filoni auriferi e giacimenti d’argento furono scoperti nei decenni successivi in Nevada, Colorado e Sud Dakota. Le modalità della sua formazione tramite soprattutto l’attrazione di diseredati in cerca di fortuna resero la società del F.W. poco strutturata e più democratica rispetto agli Stati dell’Est. Per esempio, Wyoming, Colorado, Utah e Idaho concessero alle donne il diritto di voto già alla fine del sec. 19°. Tuttavia il richiamo esercitato, specialmente dagli insediamenti minerari, su avventurieri e individui disposti a tutto per arricchirsi in tempi brevi, nonché i conflitti cruenti tra gli indiani e i pionieri che ne avevano occupato i territori di caccia, favorirono il diffondersi della violenza e della criminalità, nei confronti delle quali la risposta prevalente fu il ricorso a forme di giustizia sommaria, come i linciaggi. Tali manifestazioni alimentarono l’epopea del selvaggio West, un fenomeno comunque transitorio che giunse al proprio epilogo nel giro di un trentennio. Annientata la resistenza delle tribù autoctone con le ultime guerre indiane, trasformate in Stati gran parte delle ripartizioni amministrative della regione e raggiunto il popolamento di tutte le aree abitabili dall’uomo, l’esperienza storica del F.W. poté dirsi conclusa intorno al 1890. Tuttavia le migrazioni dei disoccupati nell’Oklahoma durante la depressione degli anni Trenta e la crescita demografica di città scarsamente popolate, che portò allo sviluppo di Las Vegas nel deserto del Nevada o alla trasformazione di Los Angeles e Seattle in metropoli, riproposero in parte durante il sec. 20° alcuni di quei processi che avevano caratterizzato la regione nella seconda metà del secolo precedente.