FARANDOLA
. Danza provenzale, in tempo 6/8, con ritmo fortemente accentato. Il Barclay Squire (al quale rimandiamo, per maggiori particolari, in Grove's Dictionary, II, 197) si studia di rintracciare l'etimologia della parola e ricorda l'opinione del Diez che la fa derivare dallo spagnolo Farandula e l'altra che la ricollega al greco ϕάλαγξ e δοῦλος, perché coloro che danzano la farandola sono uniti in lunga catena. Partecipa alla danza una numerosa schiera di uomini e donne i quali si tengono l'un l'altro per la mano e per mezzo di nastri e fazzoletti. Ne è capo un giovane preceduto da due o più suonatori di gaboulet (fischietto campestre usato in Linguadoca o in Provenza) e di tambourin. Ecco il motivo tradizionale della farandola quale è danzata in Tarascona, in occasione di feste popolari.
Bibl.: Alphouse Daudet, in Numa Roumestan, dà una colorita descrizione della farandola. C. Gounod e G. Bizet la introdussero rispettivamente in Mireille e in Arlésienne.