Soprannome del poeta arabo Ḥammām Ibn Ghālib (n. 640 circa - m. Bassora 732), uno dei tre maggiori dell'epoca omayyade. Scrisse poesie amorose, encomiastiche, elegiache, ma è soprattutto famoso per le invettive poetiche scambiate col suo rivale Giarīr (Naqā'iḍ, poesie amebee dello stesso metro e rima).