farmacia
Impresa commerciale destinata all’acquisto dei prodotti farmaceutici dalle case produttrici e alla loro rivendita ai consumatori.
F. e medicina furono, alle origini, esercitate dalla stessa persona. Nel Medioevo la f. fu spesso attività svolta nei conventi dai monaci, ancora medici e farmacisti al tempo stesso, finché in Italia, all’epoca della scuola salernitana, l’arte del farmacista divenne completamente indipendente dalla professione medica. Nel 1241 Federico II limitò il numero delle f., proibì ogni rapporto d’interesse tra medico e speziale, vietò l’esercizio a chi non fosse autorizzato da un collegio medico e diede disposizioni per la conservazione dei farmaci. Nell’epoca moderna, con i progressi della farmacologia (➔), il numero dei farmaci è andato sempre crescendo, le preparazioni farmaceutiche sono divenute più complesse e la f. ha assunto sempre maggiore importanza scientifica. In relazione a questo progresso, e parallelamente ad esso, anche lo stato è intervenuto a disciplinare l’apertura, l’esercizio e il trasferimento delle farmacie.