farmaco griffato
loc. s.le m. Medicinale che ha un marchio, medicinale di marca.
• [tit.] Emendamenti bipartisan per il salvataggio dei farmaci griffati [testo] Nuovo braccio di ferro tra Parlamento e Governo: potrebbe essere cancellato per i medici l’obbligo di indicare nella ricetta il principio attivo al posto del farmaco griffato, in presenza di medicine equivalenti. Una norma introdotta questa estate con la spending review e che già nelle prossime settimane potrebbe sparire. (Francesco Di Frischia, Corriere della sera, 16 novembre 2012, p. 27, Cronache) • [Federico Freschi] Ha due studi in Valbisagno, uno a Marassi e uno a Staglieno, dove ogni giorno pesa la crisi: sempre meno richieste di visite specialistiche e sempre più attenzione sulle medicine, anche quelle soggette a ticket (2 euro a confezione fino a un massimo di 4 euro, più un eventuale extra per i farmaci griffati): «Quando compilo una ricetta sono sempre di più i genitori che mi chiedono quanto costano le medicine e se si paga solo il ticket. Più chiaro di così.... purtroppo». (Guido Filippi, Secolo XIX, 7 aprile 2014, p. 16, Genova) • L’ipotesi più accreditata è quella di ridurre le prescrizioni di medici e aumentare il ricorso a equivalenti e biosimilari (meno costosi dei farmaci griffati), anche a costo di privare i farmacisti di margini di guadagno. Federfarma, però, non l’ha presa affatto bene. (Antonello Cassano, Repubblica, 29 maggio 2016, Bari, p. V).
- Composto dal s. m. farmaco e dal p. pass. e agg. griffato.
- Già attestato nella Repubblica del 12 agosto 2000, Firenze, p. II (S. P.).
> medicina griffata.