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farmaco orfano

Dizionario di Medicina (2010)
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farmaco orfano


farmaco Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. I farmaci si classificano in: f. ad azione topica, capaci di indurre modificazioni nel punto in cui si realizza il contatto; f. ad azione generale o sistemica, che agiscono dopo essere entrati in circolo; f. ad azione diretta, o indiretta, secondo che agiscano senza intermediari o attraverso vie più o meno mediate (➔ profarmaco), f. ad azione elettiva, che nella loro azione interessano solo un determinato organo o tessuto specifico. I f. prendono inoltre denominazioni generiche che si riferiscono alla loro azione prevalente (f. analgesici, anestetici, antibiotici, ecc.) o che riflettono la loro composizione chimica (bromuri, sulfamidici, ecc.). In partic.: f. orfano (➔), f. generico (o equivalente), farmaco costituito da un principio attivo il cui brevetto è scaduto e che può essere messo in vendita da qualunque industria farmaceutica, non più però come specialità medicinale avente denominazione propria, ma sotto una denominazione comune, a un prezzo contenuto; f. da banco, farmaco senza obbligo di prescrizione. La progettazione e la sintesi dei f. è studiata dalla chimica farmaceutica (➔), le reazioni avverse ai farmaci sono oggetto della farmacovigilanza (➔), mentre gli studi di farmacodinamica (➔) e di farmacocinetica (➔) indagano sul destino metabolico dei f., anche in relazione alla caratteristiche genetiche degli individui (➔ farmacogenetica). Prima di essere introdotto in commercio un nuovo f. deve essere sottoposto a una rigorosa procedura di controlli (➔ sperimentazione clinica), in grado verificarne l’efficacia e la tossicità, che può anche durare alcuni anni.

Vedi anche
malattìa rara malattìa rara Condizione patologica a bassa prevalenza e incidenza. Molte malattia rarar. sono scarsamente diffuse in alcune aree geografiche e più frequenti in altre, per ragioni legate a fattori genetici, alle condizioni ambientali che influenzano la diffusione di agenti patogeni, alle abitudini di ... industria farmacèutica farmacèutica, industria Settore industriale che comprende le attività relative alla ricerca, produzione e vendita di sostanze farmacologicamente attive, di formulazioni farmaceutiche per uso umano e veterinario, di prodotti diagnostici, di vaccini. Pur se gli sviluppi più importanti di questo settore ... farmaco Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un farmaco è volto a ricondurre alla norma una funzione patologicamente alterata ... malattia Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di malattia è la sua transitorietà, il suo andamento evolutivo verso un esito, che può essere la guarigione, la ...
Vocabolario
fàrmaco
farmaco fàrmaco s. m. [dal gr. ϕάρμακον] (pl. -ci, meno com. -chi), letter. – 1. Qualsiasi sostanza, inorganica o organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante...
òrfano
orfano òrfano agg. e s. m. (f. -a) [lat. ŏrphănus, dal gr. ὀρϕανός, che è connesso etimologicamente col lat. orbus «privo»]. – 1. Che, o chi, ha perduto i genitori o uno solo di essi (detto per lo più soltanto di minorenni): un bimbo o....
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